Come decidere di cambiare il mondo
“Oh...., ciao! Come stai?”
“Bene, grazie! E tu? Tutto bene?!”
“Si, si, tutto bene....grazie a Dio. E poi non ci si deve lamentare...”
“Ah, beh, certo.... si dice 'tutto bene' per fare prima....”
“Si, è proprio così, gli acciacchi e i problemi non mancano mai, ma dai, tutto sommato va bene...”
...e la conversazione continua...
Chi di noi non ha preso parte ad uno scambio di parole su questo genere?
Nella migliore delle ipotesi si parte con la buona volontà di affermare che – nonostante tutto, va tutto bene poi, a seconda di quello che dice l'interlocutore, ci lasciamo coinvolgere dal vortice della lamentela fino a cadere nel turbinio di pessimismo, disfattismo....
Spesso accade che anche quando partiamo dalla volontà di “sentire” che va tutto bene, ci lasciamo coinvolgere da ondate emotive non proprio soavi e riusciamo a trasformare in noi quel senso di leggerezza in malessere quasi fisico.
Questo accade al singolo come individuo, ma esiste una analogia fra la vita di ogni essere umano e la vita dell'organismo più grande che lo contiene (pianeta, nazione, città), così da poter affermare che ognuno di noi è in grado di trasformare la realtà che lo circonda.
Ogni cosa che accade all'uomo accade in modo analogo, al mondo:
… un terremoto che devasta un territorio è come un attacco di convulsioni che colpisce un individuo;
… le variazioni della personalità – soprattutto nell'adolescenza – assomigliano ai mutamenti climatici a cui è soggetto il pianeta;
… tutte le persone che ogni giorno nascono e muoiono, ricordano un po' le miriadi di cellule del corpo umano che ogni giorno iniziano il loro ciclo dopo che altre lo hanno terminato;
… come una donna che mette al mondo il suo bambino e che passa, nei 9 mesi precedenti l'evento, attraverso cambiamenti fisici, emotivi e psicologici, ma poi vive la gioia più grande della sua vita, così comunità stanziali che nel tempo hanno accolto lo spostamento massiccio di popolazioni, sono passate – e passano – attraverso problemi di integrazione e accettazione dell'immigrato, ma poi col trascorrere del tempo e con l'avvicendarsi delle generazioni “i nuovi popoli” si integrano nella comunità che li ha accolti tanto che spesso solo il cognome tradisce la loro antica origine.
Analizzando la corrispondenza fra il destino dell'uomo (individuo) e quello dell'Umanità (popolazioni), troviamo il punto di incontro nel segno del Cancro.
Dal punto di vista esoterico Cancer è una delle due porte dello zodiaco, attraverso la quale l'Umanità è entrata nella manifestazione, acquisendo la “forma”. (rif. Trattato dei sette raggi - vol. 3° - Astrologia Esoterica – Alice A.Bailey, pag. 312)
Essendo la “Porta d'Entrata” è il luogo in cui l'Anima – all'inizio del suo cammino nella Manifestazione – ha cominciato il suo ciclo di incarnazioni fisiche.
Sul piano ordinario questo segno, collegato con l'elemento acqua, riconduce ai valori femminili e materni; la Luna come pianeta governatore attribuisce dolcezza e la tendenza alla passività; Venere – che qui è in esaltazione – predispone alla ricerca del piacere della vita.
A questo segno sono legati i miti della Grande Madre che trasmette la vita.
Il segno del Cancro è cosignificante della IV casa che parla della famiglia, del focolare, dei genitori e quindi le radici, la casa fisica e la nostra “aura”.
Quando invece si indaga su eventi che riguardano un popolo o nazione attraverso l'astrologia mondiale, alle case, pianeti e segni si attribuiscono funzioni universali e collettive.
Nel segno del Cancro, e attraverso la Luna suo governatore, si leggono le vicende delle masse, dei popoli, delle comunità, del grande pubblico, è espressa la natura della coscienza collettiva di una società ed indica l'opinione pubblica.
In questo contesto la quarta casa, come espressione correlata del segno, è indicativa del governo, delle istituzioni e del capo dello Stato.
In questo segno, a seconda dei pianeti che sono in transito, si leggono le variazioni dell'umore popolare, gli sviluppi nell'agricoltura e nella genetica, le nuove cure e gli sviluppi che ci saranno in questo settore, il mercato immobiliare, la sicurezza...in sintesi vi possiamo leggere tutto ciò che riguarda la vita dell'umanità.
La correlazione:
cellula |
→
|
uomo |
insieme di cellule = organo (fegato, milza, cervello e cc...) |
→ |
societa' |
insieme di organi = organismo |
→ |
pianeta |
fa pensare che l'individuo, come singola cellula della comunità che lo contiene, “è” la comunità stessa, ed ogni azione svolta dal singolo – sia vantaggiosa che sfavorevole – si ripercuote sull'intera collettività.
Perciò ogni uomo, cellula pensante, è in grado di imprimere la sua volontà creativa oltrepassando i confini fisici agendo empaticamente nell'ambiente circostante.
Ora immaginiamo di essere una cellula neurone:
“L'energia segue il pensiero” è un assioma ormai consolidato ma anche certo perchè, chi lo ha sperimentato sà che dirigere il pensiero in modo positivo porta a sviluppare una reazione creativa.
Perciò se voglio concretizzare qualcosa di buono, bello, utile, non devo far altro che “pensarlo” come già fatto; l'energia del pensiero entra in azione e torna indietro “realizzata”.
Se penso di voler essere felice, sono felice!
Si può essere artefici del proprio e altrui benessere semplicemente applicando la volontà: davanti ai tanti e differenti avvenimenti che si susseguono – alcuni positivi altri meno – non si deve consentire al cervello di registrare in modo ossessivo un unico evento negativo dimenticando
completamente tutti i fatti positivi che sono capitati.
Sarebbe come guardare in un astuccio di colori e vedere solo il nero! Questo non capita mai.
Focalizzare l'attenzione su ciò che è armonioso anziché sulle contrarietà aiuta a colorare le nostre giornate.
E magari ci sentiamo più leggeri e riusciamo a trasmettere intorno a noi maggiore armonia che sicuramente raggiungerà anche gli altri.
È così che una piccola cellula può cambiare l'assetto del grande organismo cui appartiene.