La forza degli archetipi

In astrologia, oltre ai segni zodiacali, anche i pianeti esprimono degli archetipi che l’umanità ha elaborato nel corso del tempo.

     Notoriamente i pianeti sono 10 – Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone – anche se in realtà Sole è una stella e la Luna un satellite e, astrologicamente, sono i pianeti che determinano maggiormente le qualità della personalità.

 

Inoltre, mentre tutti gli altri pianeti hanno un domicilio “diurno” ed uno “notturno” e governano 2 segni, Luna e Sole hanno il governo su un unico segno – Cancro e Leone che sono susseguenti.

 

     Questi due astri esprimono le loro potenzialità in base al segno nel quale sono collocati, assumendo la sfumatura propria di quel segno e colorando con esso ogni personalità.

 

     Il Sole, reggente del segno del Leone, è il nucleo vitale della personalità, rappresenta l'essenza individuale, l' “Io”, la vera natura dell'essere umano; anatomicamente simboleggia il cuore (e il sistema circolatorio in genere), organo che ci permette di esistere.

In base alla posizione nella mappa zodiacale, la sua energia conferisce un diverso grado di vitalità, coraggio, lealtà.

Rappresenta l’essenza dell’energia maschile in ogni individuo, quella che consente di prendere decisioni, lottare, realizzare i progetti.

 

       La Luna, astro governatore del segno del Cancro, e’ il nucleo sensibile della personalità, rappresenta il legame tra l'uomo e le forze misteriose della natura, il sentimento, l'emozione, la ricettività, l'immaginazione, la sensazione, l'emotività, la capacità intuitive.

Rappresenta il “femminile” nella sua espressione più completa:

quella parte di se’ che molti uomini non riescono ad accettare e che contrastano tenendo un forte controllo sulle loro emozioni; è quel “femminile” che talvolta anche le donne hanno difficoltà a riconoscere in sé quando entrano in competizione con gli altri e soprattutto con gli uomini.

 

    In entrambi i sessi la Luna rappresenta la capacità di entrare in comunicazione con l’altro, non solo attraverso la parola ma anche mediante i sentimenti e l’empatia.

Tutto ciò che vive nel nostro universo è duale, le polarità positivo (+) e negativo (–) presenti in tutto ciò che esiste nel microcosmo come nel macrocosmo, sono quei principi che compenetrandosi creano la vita.

Questi due principi – femminile e maschile – non possono fare a meno di coesistere e si completano; la potenza dell'energia delle due polarità sono simili e si possono equiparare ai due contrappesi di una bilancia che stanno – o dovrebbero stare – in equilibrio. L’uno è uguale all’altra ed entrambi formano una sola unità.

 

         Numerologicamente l'energia maschile (padre) corrisponde al numero “uno” e quella femminile al “due” (madre). L'unione sacra fra l’uomo e la donna produce il figlio, il “tre”, la vita!

Attraverso questa dicotomia maschile/femminile “l’Uomo” diventa Figlio del Padre-Madre - che è l'Androgino - ricrea sé stesso e si trasforma in Demiurgo. (termine usato da Platone che con questa locuzione intende il “principio dell'ordine cosmico”, l'artefice dell'Universo).

         Il pensiero filosofico dei Taoisti considera la polarità antitetica di Yin e Yang alla base della formazione dell'universo e rappresentano il simbolo della dualità presente in ogni parte del cosmo.

Yin - il principio negativo, femminile, rappresentato dal colore nero è anche simboleggiato dalla Tigre, archetipo femminile interiore, aspetto della psiche - passivo e ricettivo.

Yang - il principio positivo, maschile, raffigurato dal colore bianco ha come simbolo il Drago, archetipo del principio maschile - attivo e proiettivo.

L'equilibrio tra i due principi è la condizione primaria per un'armoniosa interazione fra i diversi aspetti dell'esistenza.

 

Agire affinchè la dualità converga nell'UNO è un'esigenza che l'umanità ha insita in sé essendo portatrice di entrambe le forze.

Si tratta di un percorso trasformativo che equivale alle Nozze Alchemiche che riconducono all'Unità Originaria, al “Rebis” (dal latino “res bis” = cosa doppia) inteso come unione degli opposti, al cammino iniziatico che ogni individuo deve intraprendere per trasformare la propria umanità (metallo) in Essenza Spirituale (oro).

 

Per l'umanità, e per ogni singolo individuo, si tratta senz'altro di un lungo e laborioso percorso e lo Zodiaco, attraverso il passaggio dal Cancro al Leone, sembra indicare all' “uomo” come la natura “femminile” a quella “maschile” non devono essere vissute come un fattore di separatività ma, interiorizzate e connesse, perchè sono “la forza” che prepara la nuova progenie umana.