La buona Volontà

Il corpo umano è un organismo che ne contiene altri che “agiscono” autonomamente nel senso che, pur essendo governati e guidati dagli impulsi del cervello, a nessuno di noi viene in mente di alzarci la mattina e ordinare al cuore di battere, ai polmoni di respirare, al sangue di scorrere nelle vene ecc... e ancor prima del primo giorno di vita i nostri organi assolvono al loro compito in modo ineccepibile.

Le dinamiche biologiche che muovono il singolo individuo sono, per analogie, uguali a quelle della Terra.

Infatti essendo un organismo vivente, la Terra contiene una infinità di sistemi e strutture di cui fanno parte anche gli “uomini” e la sopravvivenza dell'una è fortemente associata alla sopravvivenza degli altri.

Questo implica che il genere umano – in qualità di tenutario di menti pensanti e raziocinanti – ha il dovere di custodire se stesso.

Siamo giunti ad un punto di svolta nella “nostra” storia in cui tutto sta cambiando ed evolvendo rapidamente e questo tempo di transizione è molto favorevole per l'evoluzione della coscienza in molti individui.

Dal punto di vista della Scienza dello Spirito durante il plenilunio dei Gemelli – che quest’anno ricorre il 24 maggio – si celebra lo Spirito dell'Umanità che aspira a Dio ed è il momento favorevole per delle importanti attività:

- l’invocazione da parte dell’umanità come fattore di trasformazione del mondo;

- la buona volontà come forza d’armonizzazione e d’equilibrio nei rapporti umani;

- la distribuzione nella coscienza umana delle energie spirituali evocate durante la Pasqua e il Wesak.

Ne “Il Ritorno del Cristo” A.A.Bailey, il Maestro Tibetano scrive: “Sarà la festa dello spirito dell’umanità che aspira a Dio e cerca di conformarsi alla Sua volontà, e sarà consacrata ai giusti rapporti umani (…). Sarà il giorno in cui viene riconosciuta la natura spirituale e divina del genere umano (…) … e rappresenterà l’effetto nella coscienza umana dell’opera del Buddha e del Cristo”.

Il Plenilunio della Buona Volontà – o Giornata Mondiale di Invocazione – è l’occasione per evocare in noi la Volontà di Bene, perché da questa motivazione dipendono la diffusione del bene e della pace fra gli uomini. E nella misura in cui assimiliamo questo concetto, possiamo dare un utile contributo a questa energia che porta alla realizzazione dei retti rapporti umani.

Con l'energia di questo attimo dell'anno veniamo indirizzati verso la costruzione di giusti e retti rapporti.

È anche vero che essendo tutti in cammino verso l'evoluzione della coscienza – e perciò non sempre pronti a sostenere l'impeto di questa forza – spesso possiamo essere travolti da un effetto “contrario” per cui fra le persone possono esserci esplosioni di incomprensioni, equivoci o malintesi. Ciò può creare una certa disarmonia che però deve essere letta come “fisiologica”; del resto anche il bambino prima di imparare a camminare cade ripetutamente, ma questo non gli impedirà un giorno di vincere la maratona.

Può non essere facile agire per modificare l'atteggiamento egoistico di separatività che ci appartiene ma nulla ci impedisce di provare, anche di tanto in tanto, a ricordarci che tutti siamo parte di un UNO e che l'aspirazione collettiva dell'umanità è quella di agire in armonia.

Nel plenilunio accade che c'è un maggior afflusso di energia spirituale che riceviamo e possiamo poi trasmettere intorno a noi attraverso la meditazione e la preghiera.

Tutte le persone appartenenti a qualunque percorso spirituale si uniscono nella preghiera della Grande Invocazione per creare un canale nella coscienza planetaria.