Benefici dalla Macchia Mediterranea
il Lentisco
Le proprietà benefiche del lentisco sono note fin dall'antichità, tanto che erano conosciute e celebrate da Ippocrate, Dioscoride e Plinio.
Il Lentisco, Pistacia lentiscus, è un arbusto sempreverde dall'intenso profumo resinoso e aromatico tipico della Macchia Mediterranea appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae. Estremamente resistente agli incendi si ritrova nei pascoli cespugliati soprattutto in Sardegna dove è diffuso dalla pianura alle zone montuose e costiere
Si tratta di una pianta cespugliosa che può raggiungere anche 3 o 4 metri di altezza ed ha una chioma fittamente ramificata.
Crescendo, spesso assume la forma caratteristica a «pulvino» cuscino, formando grandi siepi che vengono ancora oggi utilizzate come divisori fra i campi coltivati.
Presenta una sorta di dimorfismo sessuale in quanto vi sono piante femminili e maschili che producono entrambe dei piccoli fiori.
Le foglie sono coriacee, il frutto si presenta come una piccola drupa, carnoso e succoso, di colore rosso che tende al nero nel corso della maturazione.
La fioritura ha luogo in primavera, da aprile a maggio. I frutti rossi sono ben visibili in piena estate e in autunno e maturano in inverno.
Da questo arbusto per lungo tempo e fino al secolo scorso, in Sardegna è stato estratto l'olio – l' oll'e stincu – per il quotidiano uso alimentare. Si trattava di un alimento destinato soprattutto alle mense dei poveri, che sostituiva l'olio d'oliva troppo costoso per la maggior parte della popolazione.
Fino a qualche decennio fa veniva ancora usato per friggere le zeppole, le frittelle di carnevale, alle quali conferiva un aroma e un profumo particolari.
Nel sud della Sardegna, il lentisco viene chiamato MODDIZZI, nel nord LENTISCANU.
Anticamente i rametti più teneri venivano utilizzati come antisudoriferi per la sudorazione eccessiva dei piedi, il rimedio consisteva nel mettere dei piccoli rametti direttamente fra le dita, dentro le calze oppure sul fondo delle scarpe. La pelle diventava un po' scura, ma la sudorazione veniva frenata evitando gli odori sgradevoli.
Per diminuire l'eccessiva sudorazione del corpo si utilizzava un decotto di foglie che veniva aggiunto all'acqua.
Il residuo della spremitura dei frutti veniva usato come impiastro mentre i rametti, teneri, pestati e amalgamati all'olio di oliva servivano come unguento alle ferite.
Facendo bollire le foglie di lentisco insieme a quelle del mirto, si preparava un impacco decongestionante utile in caso di orticaria o per le allergie della pelle.
La raccolta del lentisco avviene in autunno inoltrato quando le bacche sono ben mature, rosso scure. Con molta cautela si prende un ramo tra le mani e lo si strofina, stando attenti a non rovinare l'arbusto e facendo in modo che le bacche cadono dentro una cesta.
Poi le bacche si lasciano riposare dentro grossi sacchi per qualche giorno, vengono poi messe in un calderone portando ad ebollizione e si procede alla cottura per circa 60 minuti.
Viene poi raccolto con la schiumarola e passato al torchio (anticamente veniva messo in sacchi di lino, ben chiusi, e dopo si eseguiva la spremitura con i piedi).
L'estratto ottenuto dalla torchiatura viene di nuovo versato in un calderone e rimesso a bollire a fuoco lento.
Il contenitore deve essere leggermente inclinato per favorire la raccolta dell'olio; in questa fase occorre fare molta attenzione al fine di evitare pericolosi rovesciamenti del liquido bollente. Al temine della seconda bollitura, l'estratto viene ancora schiumato per togliere le impurità che emergono galleggiando.
Man mano che l'olio affiora in superficie viene raccolto delicatamente con cucchiai e mestoli, poi colato, imbottigliato e conservato in luogo fresco.
Dal Lentisco si estrae un olio aromatico, usato ancora oggi per scopi alimentari come condimento in insalate crude e cotte, per aromatizzare carni e pesci arrosto e bolliti.
Viene ancora usato per friggere frittelle, pesce, patate e pane a cui conferisce un particolare sapore.
Un cucchiaino prima dei pasti è in grado di contenere l’assorbimento dei grassi favorendo l’abbassamento del colesterolo nel sangue.
Le sue benefiche proprietà sono riconosciute nella cosmesi, si utilizza l'olio da bagno e soprattutto da massaggio perchè essendo ricco di acido oleico e linoleico, è un olio che nutre, ammorbidisce e profuma la pelle rendendola più sana e – in qualche misura – ne previene l'invecchiamento poiché mantiene l'equilibrio idrolipidico.
Ha notevoli proprietà cicatrizzanti e risolutive per i foruncoli, serve per lenire traumi e dolori articolari e muscolari, utile per le scottature della pelle stressata da sole e vento.
Ha un potere cicatrizzante, antibatterico e antimicotico; il massaggio quotidiano agevola la guarigione di dermatiti, eczemi ecc..