Leone - il Mito

Il Mito

Al Leone sono riconducibili numerosi miti solari – quindi in rapporto con Apollo – che sottolineano l’importanza vitale e generativa del Sole.

 

La mitologia greca associa al Leone il mito di Ercole, figlio di Zeus e di Alcmena.

Per il fatto che fosse frutto di una delle tante passioni di Zeus, Ercole era particolarmente inviso ad Hera che, però, non poteva eliminarlo come avrebbe voluto in virtù del fatto che era un semi-dio.

Accadde che a Nemea, una città nei pressi di Corinto, un ferocissimo leone viveva in una caverna e seminava il terrore nella città dove attaccava e sbranava uomini e greggi, perciò nessuno usciva per andare a lavorare i campi.

In questo modo la città stava pian piano soccombendo. I pochi che si avventuravano per le strade lo facevano con estrema circospezione e paura.

Il leone sembrava invulnerabile perchè la sua pelle non poteva essere ferita in alcun modo.

Sapendo questo, Hera pensò che il leone sarebbe stato in grado di uccidere Ercole e convinse il re di Nemea affinchè lo mandasse a combattere contro questa belva invincibile.

Ercole si preparò ad affrontare questa prova e andò a cercare l'animale da sconfiggere. Le notizie erano contrastanti perchè era stato avvistato in molti e disparati luoghi.

Si mise alla ricerca del leone finchè non sentì il suo ruggito nei pressi di un bosco, afferrò l'arco e scoccò una freccia che cadde a terra senza ferirlo. Tirò ancora e ancora, fino a che non rimasero più frecce. Allora il leone, illeso, inferocito e per nulla impaurito, avanzò verso di lui.

A quel punto Ercole gettò l’arco e corse gridando verso il leone armato della sola clava. Improvvisamente il leone si voltò e fuggì. Fu inutile l'inseguimento perchè ad un tratto la bestia scomparve senza lasciare traccia.

Ercole cercò ovunque, ma senza successo fino a quando non udì nuovamente il ruggito che proveniva da una caverna dove lo seguì attraversandola, ma non trovò nessuna traccia del leone che sembrava essersi dissolto. Ad un certo punto scorse la luce che arrivava da un'altra uscita. 

Il leone aveva la sua tana in una caverna con due ingressi.

Di nuovo sentì il ruggito in lontananza e alle sue spalle.

Ercole capì che non servivano le armi per sconfiggere il leone, così – dopo aver individuato delle cataste di legno, le spinse verso l'ingresso della caverna ammucchiandole in modo da bloccarlo. Entrò dentro la grotta e andò incontro al Leone per affrontarlo.

Lo fece a mani nude, afferrandolo e tenendolo stretto sino a soffocarlo; poi lo scuoiò e mostrò la pelle agli abitanti di Nemea che esultarono felici di poter riprendere la loro vita.

Da quel momento in poi Ercole indosserà la pelle del leone per ricordare - agli altri e a se stesso - questa sua vittoria.

...Hera si rese conto che il suo piano era fallito, così per ripicca nei confronti di Zeus, portò il leone di Nemea al cielo, assegnandogli la costellazione che porta ancora il suo nome.

Il Leone è strettamente legato anche al mito solare collegato al dio Sole – Apollo.

Apollo – fratello di Artemide, la Luna – sorgeva ogni mattina dalle acque del fiume Oceano conducendo nel cielo il suo carro trainato da quattro cavalli che emettevano fuoco dalle narici.

Era il dio del sole, della luce, della salute e della profezia.

Portava calore e luce su tutta la terra. In primavera faceva sbocciare i fiori, poi con l'arrivo dell'estate i suoi raggi potenti facevano avvizzire ciò che avevano fatto nascere in primavera.

Governava la salute che elargiva ma che poteva anche togliere, producendo malanni a chi doveva essere punito. In questa veste a lui si attribuivano tutte le morti improvvise – che si credeva fossero la conseguenza delle sue frecce letali.

Era il dio che trasmetteva agli uomini la volontà di Zeus e gli uomini potevano consultarlo andando nel suo tempio a Delfi.

 

Interpretazione del mito

Con riferimento a Ercole, il significato di questo mito sottintende la prova che ogni persona deve affrontare superando il proprio sé individuale. 

L' ”Uomo” dovrà uccidere la parte più selvaggia e distruttiva di sé e abbandonare l'egoismo – simbolicamente “la forza distruttiva del leone”.

La lotta con il leone (sé inferiore) avviene al buio della caverna (dentro se stessi), nessuno ne è testimone e si combatte a mani nude perchè niente, né armi né altre persone, possono aiutare in questa missione; si tratta di una prova da affrontare del tutto da soli.

Poi il mondo esterno vedrà il cambiamento: Ercole esce vittorioso dalla grotta indossando la pelle del Leone, mostrando la prova del suo trionfo.

Indossare consapevolmente la pelle della bestia sconfitta è l'effigie dell'Anima che “consapevolmente” indossa la personalità.


Quando la personalità è governata dal “Leone Erculeo”, è presente una certa dose di istrionismo. L'individuo è rivolto verso l'affermazione del proprio ego, accentratore, talvolta spavaldo e dominante. Spesso ama ostentare e circondarsi di cose vistose.

Leale e generoso è ben disposto a dare il suo aiuto sia materiale sia morale, vantandosi delle sue azioni quando la personalità prende il sopravvento o agendo con riservatezza quando la persona ha superato il bisogno di protagonismo.

Quando la personalità è influenzata dal “Leone Apollineo”, ai pregi e difetti del “Leone Erculeo” si aggiunge un'intelligenza più raffinata, un atteggiamento più misurato e composto sia nell'apparire che nel modo di esprimersi. In queste personalità prevale la sobrietà e il buon gusto e una maggiore sensibilità nel captare i segni nascosti della Vita ed i moti dell’animo del prossimo.


Il Leone ha un forte attaccamento verso la famiglia di origine; ma non si tratta di un legame viscerale come nel Cancro. Portato a rispettare la tradizione, è legato agli usi e costumi della sua Patria – anche in questo caso non nel modo passionale e acritico del Cancro, ma come simboli del Potere e del Prestigio, che rappresentano l’esaltazione e la sublimazione dell’Io.

Con il Leone l'Umanità procede con la sua evoluzione attraverso l'Educazione dei sentimenti, infatti se il Cancro/Luna è legato alla Maternità, alla gestazione, la cura, la sensibilità ed empatia; il Leone/Sole è connesso con la Paternità e l'educazione .


Il Governatore

L'unico pianeta governatore del segno del Leone è il Soleche emana le sue vibrazioni sia a livello Exoterico che Esoterico.

Il Sole è stato oggetto di culto in tutte le antiche civiltà. È l'occhio che vede tutto: per gli Egizi era l'occhio di Ra; in India era Surya l'occhio di Veruna, nella religione zoroastriana in Persia era Ahura Mazdā - il dio creatore del mondo sensibile e sovrasensibile; per l'Islam era l'occhio di Allah e nella mitologia greca Apollo– l'occhio di Zeus. È perciò ritenuto una divinità universale.

Apollo era il dio della luce, del calore, della musica e poesia, della medicina e della divinazione. Aveva il compito di portare la luce agli uomini perciò percorreva il cielo da Oriente ad Occidente a bordo di un cocchio d'oro trainato da quattro cavalli, preceduto dalla sorella Eos, l'aurora. Giunto alla sera si riposava dandosi il cambio con l'altra sorella Selene.

Governatore Exoterico:

Simbolicamente, il passaggio dal segno del Cancro a quello del Leone segna il passaggio dall’infanzia alla piena maturità e dalla dipendenza e all’indipendenza. Rappresenta il passaggio dal rapporto con la Madre, morbida, dolce e nutriente – Luna –, al rapporto con il Padre, cioè con la dimensione dell’auto-realizzazione, del successo, della responsabilità, la presa di coscienza di sé come individuo.

Infatti l’energia del Leone non è più il Fuoco impulsivo dell’Ariete, la scintilla che accende, o il fulmine che colpisce: è il fuoco del falò che va nutrito e corroborato per dare calore e protezione; è un fuoco che ha bisogno di “legna da ardere”, che “figurativamente” può corrispondere alle risorse o lavoro – proprio e/o altrui.

Il compito del Leone, del sovrano, del Padre, del capo-famiglia, è quello di gestire lo status quo, e possibilmente di mantenere una situazione di abbondanza e di benessere: rappresenta l’uomo che riceve dalla donna il figlio generato, il frutto maturo.

Ciò di cui gode il Leone sono i figli che il Cancro gli dà, e che lui ora deve mantenere e proteggere: il lavoro e la fatica della gravidanza e del parto sono a carico della donna-Cancro (la polarità femminile), l’uomo-Leone pur ricevendo il figlio “fatto e finito”, in un certo senso si fa carico di una responsabilità maggiore, cioè quella di guidarlo verso l’autonomia e il successo e mostrargli tutte le sue capacità per farne un individuo grande e forte come lui, se non di più .

 

In questa chiave di lettura, il Sole è l’ego inferiore che considera se stesso come entità separata e così che si manifesta: se dona, lo fa dona con lo scopo di ricevere riconoscimenti e lodi; agisce attraverso l’ambizione e il desiderio ed è terreno fertile per la competizione, la corruzione, l’egoismo, l’avidità e l’ignoranza.

Governatore Esoterico

In senso esoterico “il Cuore del Sole” è il governatore interiore del Leone. Il Cuore rappresenta l’Anima, il Sé interiore; mentre la Corona del Sole indica la personalità o ego inferiore.

Dal punto di vista evolutivo la vera individualità attiene all’Anima poiché Essa è una entità di Luce e di conoscenza superiore, di amore, di comprensione e di intuizione.

Come tale, l’Anima è uno strumento per offrire amore ed amare incondizionatamente.

Donare volendo donare, questa è pura creatività; i pregi di Leone sono, infatti, la generosità, la positività, l’innata fiducia riposta in se stessi.

I Glifi

Leone

L’ideogramma del Segno è la rappresentazione grafica di un leone – : un piccolo cerchio da cui si eleva una sorta di svolazzo che sembra riprodurre la criniera o l'andamento della coda dell'animale.

Il sollevarsi del tratto iniziale della “coda” simboleggia le qualità proprie di questo segno: esaltazione, orgoglio e fierezza – prerogative di concretezza e materialità.

Esotericamente il cerchio simboleggia lo Spirito, perciò la sintesi di questo glifo parla dell'elevazione dello Spirito verso il cielo che poi ritorna ad immergersi nella materia.


Sole

Il segno grafico del Sole è un cerchio con un punto nel centro.

Il cerchio è immagine di unità che comprende la psiche e l'universo e rappresenta lo spiritopuro, la quinta-essenza. Poiché l'intero universo si cristallizza all'interno del continuum circolare spazio – tempo, il Sole è un'immagine dello spirito unitario.

Il cerchio con il punto al centro rappresenta allo stesso tempo il focus e il creatore del sistema solare.

Astrologicamente il Sole illumina le caratteristiche interiori del segno di nascita, è il primordiale impulso esistenziale che sprona – rendendola visibile – ogni singola persona a conquistareil suo posto nel mondo. Rivela ciò che saremo nella vita e la qualità dell'energia vitale.

Esotericamente è collegato alla mente o all'intelletto.

Simbolicamente questo glifo indica l'Io o il “conscio”; è la nostra parte maschile, attiva, di natura Yang.

Nell'iconografia alchemica il simbolo del Sole – che rappresenta l'oro – indica il completamento della Grande Opera, ovvero il raggiungimento della perfezione interiore.