Pesci - il Mito

Tutti i Miti legati ai Pesci ruotano attorno alle due polarità, opposte e complementari, di questo segno; due anime contrapposte, quella amorevole, soccorritrice e salvatrice e quella che, di fronte alle responsabilità, sceglie spesso la fuga.

 

Fin dalle più antiche civiltà il pesce era considerato simbolo di sacralità.

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Uno dei miti che si collega a questo segno si riferisce ad Afrodite ed Eros.

La storia si svolge lungo le rive dell’Eufrate, in alcune versioni lungo quelle del Nilo.

Si racconta che Tifone, il vento del Sud, orribile e gigantesco mostro dalle cento teste di drago, figlio di Gea e del Tartaro e padre dell’Idra di Lerna, un giorno si scatenò contro gli Dei immortali, infestando cielo e terra.

Gli Dei terrorizzati fuggirono dall’Olimpo e si precipitarono verso sud (Egitto o Mesopotamia) e per sottrarsi alle persecuzioni del mostro si trasformarono in vari animali. 

Zeus divenne un ariete, Hera una vacca, Apollo un cervo, Ermes un ibis, Artemide un gatto ...  

Afrodite avendo con sé il suo piccolo Eros non aveva molta scioltezza di movimenti quindi cercò di nascondersi tra le canne lungo la riva del fiume.

Ma quando Tifone avanzò, ebbe paura e a non si sentì più sicura del suo fragile nascondiglio e allora perse la testa e con il piccolo in braccio si mise a correre su e giù lungo il fiume, chiedendo aiuto all’Acqua finché si buttò in essa.

Due pesci allora nuotarono incontro ai due e li salvarono, facendoli salire sul loro dorso.   

Da allora la costellazione dei Pesci - due pesci che nuotano insieme, uniti per la coda da un nastro - brilla in cielo, dolce - ridente come Afrodite a ricordo di quell’evento.

Interpretazione: 

Spesso gli dei, pur essendo tali, mostrano di essere soggetti a tutte le miserie umane e in questo frangente Afrodite – omologo di uno degli aspetti della personalità pescina - ha paura e non vuole affrontare il “suo mostro”, cerca aiuto dall'esterno e non avendo risposta positiva, preferisce buttarsi nel fiume per far perdere le sue tracce.

 

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Altro mito legato ai Pesci è quello di Orfeo, musico e poeta, che con il suo canto riusciva ad ammansire gli animali feroci. Orfeo era innamorato di Euridice, ma il giorno delle nozze lei fu morsa da un serpente e morì. Lui, distrutto dal dolore, affrontò Ade per riprendersi Euridice. Scese quindi negli Inferi e ammansì Cerbero, suonò e cantò in modo così toccante da commuovere Ade, che gli concesse di poter riportare indietro la sua sposa, avvisandolo che per non perderla per sempre non si sarebbe dovuto voltare a guardarla. Ma Orfeo non riuscì a mantenne l'impegno e, preso dal panico, poco prima di uscire alla luce del sole, si voltò per cercare Euridice ed ella sparì per sempre.

Interpretazione: 

Così per il segno dei Pesci che credendo di aver trovato uno scopo da perseguire, si incammina sulla strada della realizzazione per poi essere in preda al dubbio e finire con il fermarsi e bloccarsi, con un grande senso di incertezza e insicurezza.
Questo è un aspetto dei Pesci che spesso sono vaghi, insicuri e indecisi; legati più all'inconscio che alla ragione, proiettati all'interno del loro mondo spirituale.

 

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Il Mito di Cassiopea moglie di Cefeo racconta che era convinta di essere la donna più bella dell’Universo e osava rivaleggiare con Venere.

 La sua vanità irritò Nettuno che con una terribile inondazione e la presenza di un mostro marino, distrusse il suo regno. Per placarne l’ira viene chiesta in sacrificio la figlia di Cassiopea, Andromeda, incatenata ad una scogliera; sarà poi Perseo che salverà la giovane liberandola dalle catene.

Interpretazione:

Come spesso accade, questa narrazione fa emergere lo scontro tra l’umano ed il divino, il conscio e l'inconscio.

Secondo Barbault, il mito di Cassiopea descrive il carattere dei Pesci, dove il tentativo di cambiare fisionomia si rapporta ad un impulso inconscio di non avere forma reale o meglio di fuggire dalla realtà.

 

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Un mito che sottolinea la parte oscura e un pò vile in questo segno è la storia di Derceto - dea della fertilità – che è amante e poi madre, ma la sua incapacità di accettare la realtà non le consente di assumersi la responsabilità che questi rapporti richiedono e, per evitarle, evira l’amante, abbandona la figlia nel deserto e poi si getta in mare.  

Nettuno (governatore del segno) non si sa se per punirla o per salvarle in qualche modo la vita, la trasforma in un animale metà donna e metà pesce. In realtà diventa una creatura condannata a vivere senza una vera identità se non quella della sua nuova personalità: la Sirena.

Interpretazione:

Derceto è la dea della fertilità ma a causa del suo comportamento irresponsabile ovvero, nevrotico, non sopporta l'urto con la realtà e, preferendo una “ritirata” regressiva, fugge dando una svolta al suo destino che non sarà più umano (e quindi non più in grado di generare) né quello animale. 

Dovrà convivere e iniziare a conoscere la nuova identità di “Sirena” - creatura che è in grado si respirare sulla terra e nell'acqua; creatura che può avere l'opportunità di esplorare due differenti dimensioni.

 

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Infine non si può trascurare l'analogia legata al cristianesimo dove il “pesce” rappresentava il simbolo di “riconoscimento” fra i cristiani in quanto rappresentava Gesù – dal greco Ixtus: ΙΧΘΥΣ (IXTHUS) di Iησους Xριστος Θεου Υιος Σωτηρ che significa letteralmente “Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore”.

Al tempo delle persecuzioni, sotto l’Impero Romano, i luoghi sacri, chiese o le case dei cristiani, venivano indicati con l'immagine di un pesce stilizzato – apparentemente senza significato – ad indicare per i seguaci un luogo sicuro dalle persecuzioni.

L'insegnamento di Gesù : amore, dedizione, carità, sacrificio, sono le caratteristiche psicologiche espresse dall'energia di questo segno.

 

 

I governatori

 

Governatore Exoterico: Nettuno

Poseidone per i greci – era fratello di Giove che quando iniziò il suo governo sull'Olimpo, assegnò al fratello Nettuno il regno del mare. 

Abitava le profondità del mare ma talvolta emergeva sopra un carro trainato da quattro cavalli bianchi, con il suo scettro – il tridente – in mano e con la sua corte formata dai Tritoni, Nereidi, sirene.

Il suo umore era incostante, andava incontro a momenti di tranquillità in cui esprimeva il suo lato più soave ed altri di ira dove diventava estremamente violento, in queste occasioni si scatenavano maremoti e terremoti. 

Nettuno rappresenta le profondità psichiche, è il simbolo di tutto quello che in ciascuno di noi non è conscio e visibile. 

Nettuno agita le acque, provoca maremoti, fa sprofondare la terra, genera i mostri del mare (i mostri dell’inconscio) che attestano la sua ira o le sue richieste. Tutto ciò in perfetta analogia con la dinamica della introiezione e dello sprofondamento dell’Io nell’inconscio.

È il pianeta della metamorfosi, della capacità di trasformazione che accompagna l'evoluzione dell'uomo. Agisce dall'interno, sgretolando le barriere che dividono. 

Pianeta della compassione, intuizione e senso artistico. È l'ottava superiore di Venere ed è legato ai sentimenti riferendosi al senso di fusione, compartecipazione, empatia, dono di sé.   

 

secondo governatore exoterico: Giove

La funzione di Giove in questo segno agisce sulla fusione delle dualità: testa/cuore, mente/amore per realizzare la saggezza. Con i suoi influssi dimostra che la via dell’incarnazione è un “benefico” metodo di sviluppo evolutivo e che l’amore-saggezza (secondo raggio) è la via che l’umanità deve seguire. 

È quindi il “Punto di convergenza”per l'energia di Amore-Saggezza e il mezzo attraverso il quale il Raggio della Coscienza riesce ad esprimere il Piano Divino del Logos Solare. 

 

Governatore Esoterico: Plutone

Dio che governava il mondo degli inferi. Nessuna creatura è mai sfuggita al trasporto nel suo regno, la terra della morte, al di la del fiume Stige.

La sua azione si fa sentire nelle mutazioni, nelle prove più segrete, misteriose e fatali.

Nelle vite di chi affronta il processo di fusione dell'Anima con la personalità, Plutone riveste una grande importanza; rappresenta la morte o il luogo della morte e mediante la sua energia espressa sul piano esoterico, descrive il “potere della morte” – intesa in senso ampio: morte del desiderio, della personalità, dell'attaccamento alla forma, e di tutto ciò che attiene le coppie di opposti per raggiungere la liberazione finale. 

Plutone – la morte – distrugge la personalità non la Coscienza. E' una grande energia purificatrice che porta alla disintegrazione della forma in modo che l'Anima possa trionfare.

 

I glifi

L'ideogramma del segno è composto da due Pesci che nuotano in direzioni opposte e uniti fra loro da un filo.

È l’involuzione dello Spirito nella Materia (Pesce di sinistra), e l’Evoluzione dalla Materia che torna al suo Principio (Pesce di destra). C’è poi il simbolismo della Realtà e del suo riflesso.

 

È perciò il simbolo dell'Anima schiava della forma e sottintende il dualismo e la contraddittorietà, e contemporaneamente la possibilità di connettersi con la Fonte della Vita - l'Uno - trascendendo questa apparente separatività e divergenza. 

 

Il glifo del Segno è formato dalla stilizzazione di due Pesci congiunti da un trattino e porta con sé un profondo significato.

I Pesci sono legati assieme, sono simbolo dell’anima schiava della forma – cosa necessaria nel susseguirsi delle incarnazioni.

I due semicerchi suggeriscono come la vita riproduce se stessa, è la fine di un ciclo, la dissoluzione e la trasformazione che prepara ad un nuovo inizio.

Infatti sul piano Esoterico, il Segno Pesci simboleggia l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine di ogni cosa. E poiché il mare comincia là dove finisce il cielo e spesso è difficile percepire la linea di demarcazione.

 

 

Nettuno

 

Una versione del glifo di Nettuno è rappresentato da una croce la cui parte superiore interseca un semicerchio indicando l'Anima che sovrasta la Materia. In verità il simbolo dell'Anima è un cerchio completo, quasi ad indicare il percorso laborioso da compiere.

Può anche essere inteso come la capacità creatrice intrinseca alla dimensione dello spirito collegato alla religione

L'altro simbolo del pianeta mostra due curve laterali che sono divise dalla linea della Materia o Mente. In questa versione indica il “conscio” separato dall' “inconscio” – il subconscio a cui si può accedere attraverso la meditazione.

 

 

Plutone

 

Nel suo simbolo classico – la croce che sostiene l’anima e al centro il cerchio dello spirito – Plutone aspira esprime lo Spirito che domina la materia attraverso la mediazione dell’anima.