Sagittario - il Mito


In tempi remotissimi il mito del Sagittario era associato alla figura del Centauro.

I Centauri erano creature con sembianze umane nella parte anteriore del corpo e con quelle di un cavallo nella parte inferiore, ed esistono diverse leggende sulla loro origine. La più nota è quella secondo cui Zeus aveva scoperto che Issione voleva concupire Hera, la sua sposa, e non potendo tollerare una affronto simile, lo trasse in inganno dando ad una nuvola le fattezze di Hera. Con questa Issione si unì e dalla gravidanza che ne conseguì, nacque Centauro.

Una volta adulto, Centauro si accoppiò con delle giumente dando così origine alla progenie dei Centauri.

I Centauri erano esseri brutali, violenti, irascibili, selvaggi e rozzi. Non potevano che essere così vista la loro natura da semi-animale.

Una delle storie che li vede protagonisti parla di quando un giorno, invitati in Tessaglia alle nozze del re Piritoo con Ippodamia (colei che doma i cavalli), durante il banchetto nuziale e in preda ai fumi dell’alcol, i centauri tentarono di stuprare la sposa, tutte le donne e fanciulli presenti.

Ne scaturì una feroce battaglia alla fine della quale i centauri sconfitti si ritirarono sulle montagne da dove erano discesi.

 

Ma nello “status” dei centauri si incontra un personaggio del tutto positivo, che aveva una progenie differente dagli altri: Chirone, al quale viene spesso ricondotto il mito del Sagittario.

Figlio di Crono che – per nascondere alla consorte Rea la sua passione per una giovane ninfa – si trasformò in stallone e con questa sembianza si unì a Filira.

Essendo figlio di un Dio, l'indole di Chirone era completamente diversa da quella di tutti gli altri Centauri: era il più equilibrato, saggio, gentile, dotato di una seducente capacità comunicativa.

Viveva in una grotta sul monte Pelio dove coltivava le sue competenze di medicina - diventando un grande guaritore - e in molte arti fra cui la musica.

In lui prevalevano l'equilibrio, il rispetto della legge e l’armonia e per le sue qualità divenne il precettore dei figli degli dei e degli eroi.

Fra i suoi discepoli c'erano Asclepio,che da lui imparò l'arte della guarigione e divenne abile nel maneggiare i ferri chirurgici e nel somministrare erbe medicinali; Achille a cui curò la caviglia bruciata in seguito a operazioni di magia praticate su di lui dalla madre; educò Giasone ed anche a lui insegnò la medicina come a tutti i suoi allievi. Seguirono i suoi insegnamenti anche Castore e Polluce, Enea, Aiace, Teseo, Ercole.

E proprio Ercole fu la causa del compimento del suo mito quando inavvertitamente colpì al ginocchio Chirone con una freccia avvelenata con il sangue dell'Idra (mito dello Scorpione). Ercole cercò di aiutare il suo maestro, ma non ci furono cure che potessero alleviare il dolore di quella ferita mortale. Ma Chirone era immortale perciò il veleno, non potendolo uccidere, agiva su di lui con un continuo, insostenibile dolore.

Da allora Chirone incarna la figura del guaritore ferito, il saggio che conosce profondamente la natura del dolore.

Dopo tanto patire Prometeo propose che egli rinunciasse all'immortalità per porre fine alle sue sofferenze, Zeus accettò tale richiesta ma Chirone non perse del tutto la sua immortalità, perché Zeus lo pose in cielo nella costellazione del Centauro. 

Interpretazione del mito

Il Mito del Sagittario simboleggia ancora una volta il dualismo fra lo Spirito e la Materia, ma anche l'aspirazione all'unione fra questi due aspetti.

Il Centauro  ha solo per metà le sembianze umane, mentre l'altra metà è ancora animalesca.

Perciò il compito che l' “Uomo” deve svolgere in questa fase della sua evoluzione, agevolato dal fatto che non è più completamente “animale”, è quella di dover tenere strette le briglie perché gli impulsi animali non impediscano di arrivare alla Saggezza.

È l'esempio della lotta che ogni uomo deve affrontare per liberarsi dalla schiavitù della personalità per passare ad una realtà più ampia e spirituale.

Infatti è proprio la dimensione spirituale che viene rappresentata dalla figura di Chirone.

Chirone ferito si rifugia nella sua grotta ma non riesce a guarire se stesso e, nell'inutile ricerca di una cura, conosce la sofferenza così da diventare sensibile al dolore altrui.

Questo è stato uno degli archetipi più illuminanti per Jung che, definendo il concetto di “inconscio collettivo” come un inconscio che appartiene a tutta l'umanità, afferma come dagli “archetipi” siano delle figure attraverso cui possiamo interpretare il mondo ed afferma che “Solo il guaritore ferito può guarire”.

È l'esperienza del dolore personale, conosciuto, affrontato che dà la capacità di affrontarlo. Un'esperienza che non viene egoisticamente tenuta per se stessi, ma consegnata al mondo affinchè possa servire agli altri.

È anche attraverso questa qualità che si esprime l'elemento fuoco di questo segno, un fuoco che non è più divampante come l’Ariete, ne ardente come il Leone; brucia lentamente come i tizzoni, con costanza, per iniziare la fine dell’Opera alchemica della trasformazione dell’Uomo, la sublimazione delle Energie, o dal punto di vista della coscienza, l’Illuminazione, che proseguirà nei tre segni dell’ultimo quadrante della Ruota (Capricorno, Acquario, Pesci).  


I Governatori

Governatore Exoterico: Giove

Giove è il pianeta dell'espansione; governa l'apprendimento, la filosofia e le lingue; la sua influenza può stimolare ottimismo, lealtà e giustizia, ma può rendere illusi, stravaganti, vanitosi e portare a un'eccessiva indulgenza con se stessi.

È pianeta di 2° raggio per cui si esprime attraverso “amore e saggezza”, forza duale che governa e influenza la vita attraverso il desiderio da soddisfare e che perciò costituisce le mete da conseguire.

Si tratta di una forza da usare in modo costruttivo per unire, per costruire il ponte tra la mente astratta superiore e la mente intuitiva del Sé Superiore.

Governatore Esoterico: Terra

Poichè studiamo l'astrologia da un punto di vista geocentrico, tendiamo a non considerare la Terra come un pianeta che ci influenza. In realtà essendo l'organismo che ci ospita e su cui viviamo, lega il suo destino all'Umanità che ha il compito di rendere sacro questo pianeta.

La collocazione della Terra nella Mappa Natale è esattamente il punto opposto al Sole (se il Sole è a 4° dell'Ariete, la Terra di trova a 4° della Bilancia) ed è il punto in cui ognuno deve materializzare le proprie potenzialità solari. Il Sole rappresenta la luce della nostra natura eroica, ma l’eroe deve purificarsi nel mondo della materia.

Come reggente esoterico del segno la Terra, pianeta di 3° raggio, rende pratico e concreto il cammino evolutivo. Questa sua influenza permette alla mente di dirigersi verso un determinato e preciso obiettivo e, contemporaneamente, induce a espandere la coscienza.


I glifi

Il simbolo grafico del Sagittario, nel tempo e con l'avanzare dell'Umanità nel cammino di consapevolezza, ha subito una trasformazione.

Al tempo di Atlantide veniva rappresentato come centauro, l’essere metà uomo e metà cavallo, il cui simbolismo era legato all’evoluzione e allo sviluppo dell’Anima umana, con le sue mete, il suo egoismo, i suoi desideri e aspirazioni. Rappresentava l'identificazione dell'uomo con la forma e la crescita Animica.

In epoca più recente (l'epoca Ariana) il Sagittario è stato raffigurato come un arciere sopra un cavallo bianco. La figura dell'arciere simboleggia l'Anima che sa distinguersi dalla sua “parte involuta” (rappresentata dall'animale), non si identifica più in essa ed anzi la controlla proiettandosi verso un obiettivo più ambizioso cioè l'Aspirazione – la freccia rappresenta l'idealismo e l'intuizione.

Perciò, quella che rappresentava la metà del centauro (“antico glifo”), ossia la soddisfazione dei desideri animali, nell'arciere diventa il cammino verso l'Iniziazione che avverrà in Capricorno .

Oggi il glifo astrologico si è ulteriormente sviluppato in un'immagine che è una freccia e una parte dell'arco, e sembra indicare che oramai i due sono diventati uno. L' “animale” e l' “uomo” si sono fusi e resta l'effige dell'arco e della freccia che indica la direzione; sono scomparsi perchè la Coscienza non è più connessa con il piano fisico ma si dirige verso l'Aspirazione Spirituale.

il glifo di Giove  è uno dei due simboli (l'altro è Saturno, opposto per grafica e complementare per simbologia) che riguardano la connessione fra Anima e corpo.

Il grafema – V– è  costituito da un semicerchio,aperto verso sinistra e che simboleggia l'Anima,al quale è unito una croce  posta a destra sull’asse orizzontale che rappresenta la materia, quasi ad indicare la necessità di connessione fra i due aspetti.

Stephen Arroyo lo descrive così: “Il Simbolo (o glifo) comunemente utilizzato per Giove rappresenta il tema della mente superiore, che espande la propria visuale al di là dei limiti del mondo materiale.

Nei testi alchemici Giove è simboleggiato dal fulmine e rappresenta la seconda fase del “lavoro minore”; è collegato allo stagno e rappresenta la mediazione fra caldo e freddo – posto o fra Marte (ferro) e Saturno (piombo).

 

Il glifo della Terra @ – esprime la simbologia del cerchio e della croce. Il cerchio è un'immagine di puro Spirito mentre la riga verticale della Mente ” si interseca con quella orizzontale “ ” del corpo, e questa combinazione forma la croce della materia “ ┼ ” ; è la perfetta sintesi di ciò che questo pianeta è chiamato a realizzare.

Il tratto orizzontale è legato al principio femminile che si interseca con quello verticale maschile e diventa una croce, simbolo di fecondazione e di potenza realizzatrice, quindi il “desiderio”, l'aspirazione a “creare”. Creazione che è incorporata, fusa e amalgamata all'essenza spirituale – cerchio.